Incredibili misteriose strutture
La Civiltà nuragica vede la luce durante la fase culturale detta di Bonnanaro (1800-1600 a.C. circa). Più di 8000 nuraghi (secondo altre fonti molti di più), in media uno ogni 4 km², centinaia di villaggi e tombe megalitiche sono la testimonianza di questa singolare civiltà mediterranea, una tra le più originali e misteriose, al punto che anche le interpretazioni più avanzate sulla funzione delle caratteristiche torri nuragiche e sulla vita e la struttura sociale dei costruttori mancano di riscontri archeologici certi.
Dalle testimonianze delle genti antiche con cui interagivano, i Nuragici furono sicuramente un popolo di guerrieri e di naviganti, di pastori e di contadini, suddivisi in piccoli nuclei tribali (clan). Andavano per mare, commerciavano coi Micenei ed Etruschi.
Furono gli abitatori della Sardegna per oltre un millennio su un territorio allora ricchissimo di boschi, acque, fertili valli. Il nuraghe era il centro della vita sociale delle comunità, ma oltre alle torri, altre strutture megalitiche caratterizzavano la civiltà nuragica: le tombe dei giganti (luoghi di sepoltura) e i pozzi sacri (luoghi di culto).
Le grandi stele centrali delle tombe dei giganti (molte superano i 4 m di altezza) e la precisione costruttiva dei pozzi sacri dimostrano la complessità e la raffinatezza raggiunte da questa civiltà. Anche la produzione di bronzetti, statuette tipiche di quel periodo, con raffigurazioni a volte realistiche, a volte immaginarie, aggiunge fascino al mistero di quel popolo, mistero destinato sicuramente a durare ancora per la mancanza – secondo gli studiosi – di un fondamentale elemento di decifrazione delle civiltà antiche: la scrittura, anche se in questo campo sono state fatte nuove scoperte.
Con l’arrivo in Sardegna dei Cartaginesi prima e dei Romani poi, il popolo indigeno, pare si ritirò nelle regioni interne dell’Isola opponendo una fiera resistenza agli invasori. Secondo le ipotesi degli studiosi, l’isola in quel periodo era molto popolata: alcune ipotesi indicano che su una media di 5000 nuraghi semplici, di 3000 fra nuraghi complessi e villaggi, con una media di 10 abitanti per ogni torre isolata e di 100 abitanti per ogni borgo, si poteva contare una popolazione di circa 245.000 unità (la Sardegna raggiungerà nuovamente una simile densità abitativa solo nel XV secolo); altre ipotesi fanno supporre ad un numero maggiore, tra i 400.000 e i 600.000 abitanti.
Elisa Monica Magario
Emily Volta
Patrizia Secchi.
Fonte: wikipedia
Foto: http://www.camperlife.it;
http://www.fontesarda.it/imgsarde/nurbar51.htm;
Giusi Zichina Monteduro;
http://subarralliccu.wordpress.com;
http://voyagerfanclub.forumfree.it;
http://www.sardegnadigitallibrary.it;
Moi Michela Cossu Gigi.
7 Comments
bello
grazieeeeeee
my pleisure
Interessante l’attenzione rivolta ai dati numerici che danno sempre una più chiara idea dell’argomento trattato. Mi sfuggiva il fatto che i Nuragici fossero dei navigatori. Complimenti!
Grazie Luigi..
Davvero molto interessante. I nuraghe mi affascinano e mi sono informato (ma dovrò farlo molto di più) perché vorrei usarli in un racconto che ho in mente di scrivere. Grazie per questo post, e un suggerimento: sarebbe utile, credo, un elenco dei villaggi nuragici più interessanti, magari con le indicazioni su come raggiungerli.
ciao, usarli? come?