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Profumo di poesia in mezzo alla natura

Nella marina di Arbus, ancora oggi sopravvive – scampato ai vandali – un ginepro vecchissimo che ha dato origine a questa bellissima e romantica storia che stiamo per raccontarvi.

I protagonisti sono un ginepro secolare, il Signor Efisio Sanna, ex minatore di Montevecchio, e la sua compagna di vita, Orlanda. I signori Efisio e Orlanda amavano la natura e la poesia. Amavano trascorrere bei momenti di vita sulle spiagge di Pistis e Torre dei Corsari. Spesso amavano stare all’ombra di un bellissimo e gigantesco ginepro, vecchio di secoli, al quale i nostri due protagonisti si erano pian piano affezionati.

Un giorno si venne a sapere che quell’albero, vecchio ma non stanco di vivere, era stato preso di mira da parte di qualcuno che voleva farne legna da ardere. Efisio e Orlanda non potevano permettere che il “loro vecchio amico” facesse una fine tanto crudele, e così decisero di proteggerlo.

Escogitarono un piano bizzarro ma efficace. Senza indugi decisero di adottare il ginepro trasformandolo in un’abitazione dalla quale nessuno avrebbe potuto cacciarli. Utilizzando ciò che la natura metteva loro a disposizione crearono un rifugio incredibilmente romantico: la chioma dell’albero intrecciata con rami di elicriso fungeva da tetto, le pietre da  pavimento. Diventò un luogo caldo e accogliente. Efisio ed Orlanda vi si trasferirono durante i mesi estivi. Vissero in quella “casa” facendo a meno di tante cose, ma ricambiati dall’amore che da sempre li univa.  I versi in rima erano da sempre la grande passione di Efisio: scriveva tante poesie e le affiggeva in vari punti della casa.

Col tempo molte persone vennero a conoscenza di quel luogo magico che si trasformò in un vero proprio spazio d’incontro, riflessione e divertimento. I due compagni scrivevano poesie e le cantavano insieme ai visitatori…a volte si era davvero in tanti, e il divertimento andava avanti per ore, anche per tutta la notte. Gli anni passavano, ma ormai anziani, a malincuore, i signori Sanna dovettero abbandonare la casa per tornarci solo di tanto in tanto. Successe però, che durante la loro assenza il rifugio continuò ad essere frequentato da chi desiderava farsi avvolgere da quella magica energia, dai profumi di ginepro ed elicriso,  da un silenzio rotto solo dal rumore del mare. Un ambiente ideale per scrivere versi su versi lasciati lì assieme agli altri. Efisio e Orlanda li  ritrovavano al loro rientro, in estate: leggevano e rispondevano con altrettante rime.

Si creò sempre più un vero e proprio rapporto epistolare che durò nel tempo.  Il peso degli anni e la morte di  Efisio posero fine a questa magia.

Il luogo oggi è quasi del tutto in stato di abbandono, anche se le amministrazioni comunali pare abbiano deciso per il ripristino della casa. Gli ospiti e i turisti  non mancano mai, e molti di loro, ancora oggi, lasciano dei messaggi nella cassetta delle lettere sistemata nell’ingresso; altri amici, visitando il luogo, potranno sempre ritrovarli.  Orlanda ci dice che Efisio morì felice sapendo di lasciare la sua incantata dimora in eredità a visitatori, turisti e curiosi studenti di architettura. Questa, ancora oggi, è “la casa del poeta”.

Elisa  Monica Magario

Emily Volta

Patrizia Secchi

Foto di Gian Piero Putzolu.

I quadri sui quali sono  riportate poesie o frammenti di esse, sono di Giusi Zichina Monteduro.

Grazie Giusi…

16 Comments

  1. che bello eli….grazie
    che bello averti incontrato!

  2. Grazie Elisa, per lo splendore di questo articolo e per averci trasportato in un mondo di poesia, amore e magia!

  3. Emozionante! Grazie Eli, grazie Giusi.

  4. Questo articolo l’ho trovato molto interessante! Complimenti! Sono capitato nel tuo blog per caso, e tornerò di sicuro a trovarti. Spero anche tu possa ricambiare al visita, nell’ultimo post del mio blog affronto il problema della storia con una lettera aperta ad un critico letterario!
    Non mancare:
    http://vongolemerluzzi.wordpress.com/2011/05/12/lettera-a-satisfiction/

  5. veramente bello….anche i quadri sono meravigliosi!

  6. Il potere e l’energia della natura quando incontra la poesia o l’arte in tutte le sue forme.
    Bellissimo!
    Brava Elisa.

  7. ho visitato diverse volte questo luogo magico …… e’ in una delle mie spiagge preferite che porto nel cuore soprattutto da quando non abito più nella mia bellissima sardegna …. peccato sia in stato di abbandono …. soprattutto per il messaggio d’amore e rispetto per la natura che ha questo bellissimo racconto.

  8. In Sardegna,ho trovato la dimensione fra cuore e cervello. Sono arrivata con l’umilta’ di imparare e saper guardare ogni angolo di questo paradiso che madre natura lo ha scolpito nei secoli. in ogni angolo,in ogni pietra in ogni pianta dove echeggia un’energia che sazia l’anima. M’incanto e m’inchino davanti a tutto questo,a tutto quello che dovro’ guardare con gli stessi occhi ,di chi,prima di me….ha saputo vedere.

  9. Io vorrei tanto andarci il 1mo Maggio…qualcuno di voi sa dirmi se è custodito e quindi ci sono dei giorni o degli orari da rispettare?
    Grazie in anticipo a chi saprà aiutarmi


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